Statuto
Storia
Lilith: rete informativa nasce alla fine degli anni ’80 come strumento di relazione e scambio tra i centri di documentazione, archivi e biblioteche delle donne presenti sul territorio nazionale.
Ha sviluppato un lavoro di ricerca sui linguaggi documentari e sulle metodologie di trattamento delle fonti archivistiche, librarie e multimediali alla luce delle parole nuove prodotte dalla cultura di genere. Ha dato vita a molteplici attività per favorire la circolazione dei saperi di genere e per documentare il pensiero femminile e femminista italiano e internazionale.
Ha costruito basi dati collettive nazionali, attraverso il lavoro cooperativo e la formazione condivisa, utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche.
Ha sviluppato progetti di cooperazione internazionale finanziati dall’Unione Europea tra cui: Abside 2003/2004 e NOW 1992/1994 dedicati alla formazione di competenze di genere sul terreno delle professione bibliotecaria, archivistica e documentalistica e con la ONG AIDOS ha lavorato alla costruzione di centri di documentazione di donne in Egitto, Giordania, Libano e Palestina
Numerosi sono i Centri delle donne che hanno partecipato alle attività di raccolta e scambio dati e gli Enti istituzionali che nel tempo si sono associati o abbonati
Gli applicativi per la catalogazione Lilith furono sviluppati autonomamente dal 1989 con il software CDS/ISIS (per DOS e poi WinISIS per Windows), software di information retrieval prodotto e distribuito gratuitamente dall’UNESCO. Ogni centro conferiva i dati a chi si occupava di cumularli in basi dati collettive, poi ridistribuite in riunioni periodiche. Dal 1996 la Rete Lilith ha aperto uno spazio web sul ServerDonne di Bologna women.it con cui ha formalizzato una convenzione che è rimasta attiva fino al 2017.
Alla luce delle parole nuove prodotte dalla cultura di genere e che descrivono i documenti trattati la Rete Lilith ha contribuito allo sviluppo del thesaurus LinguaggioDonna messo a punto inizialmente (1988) dal Centro Studi Storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (oggi: Fondazione Badaracco) di Milano.
Il linguaggio è stata una delle aree di indagine continuative.
La Rete Lilith ha collaborato a ricerche sui linguaggi documentari con donne di vari paesi europei come il Centre de recerca de dones di Barcellona e con IIAV di Amsterdam. In ambito di progetti comunitari sono stati sviluppati due microthesauri multilingue: uno su Tempi e spazi di vita, l’altro su Violenza sessuale.
Linguaggiodonna e i due microthesauri sono stati utilizzati anche nella sperimentazione pionieristica del motore di ricerca Cercatrice di rete, del team del Serverdonne di Bologna.
A seguito delle trasformazioni nel mondo dell’informazione, comunicazione e documentazione determinate dalla telematica e dal digitale la Rete Lilith ha avviato dagli anni 2000 un processo di riflessione per cambiare alcuni aspetti della propria fisionomia senza tradire la sua natura e le sue origini.
L’idea centrale è garantire la memoria di quanto prodotto dalle donne continuando a praticare un punto di vista di genere in ambito di informazione, comunicazione, analisi delle fonti e del linguaggio. Tutto questo dialogando con nuove generazioni di donne appassionate alle nuove tecnologie.
L’esperimento è in atto e il primo cambiamento è stato il suo trasformarsi in una associazione che oltre ai Centri delle donne comprende anche singole professioniste nel campo dell’informazione.
Presidenti
- Elena Petricola, dicembre 2022-
- Luciana Tufani, 2021-2022
- Giulia Sudano, 2018 – 2020
- AnnaMaria Tagliavini, 2003-2018
- Annalisa Diaz, 1995-2003
- Luciana Tufani, 1993-1995