Curriculum


L'iniziativa che ha dato vita alla Rete informativa Lilith nasce verso la metà degli anni '80, all'interno della "Sezione Informazione e Documentazione" del Coordinamento di alcuni centri di donne che riuniva centri di documentazione, case delle donne, librerie.

Attualmente i Centri di donne autogestiti associati alla Rete sono circa quaranta. Hanno sottoscritto l'abbonamento alla basi dati quasi altrettante strutture pubbliche fra le quali il Ministero delle Pari Opportunità e diverse Commissioni (regionali e provinciali), alcune strutture universitarie che si occupano di Women's studies, diverse Biblioteche pubbliche come la Biblioteca Nazionale di Napoli, etc.

Nel percorso di costruzione della Rete sono individuabili le seguenti tappe fondamentali:

1981

Si svolge a Milano il Seminario internazionale Centri di ricerca e documentazione delle donne: esperienze di organizzazione e metodi di archiviazione promosso dal Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (poi: Fondazione Badaracco).

1986

Il gruppo di lavoro del Centro di documentazione donna di Pisa realizza la prima bibliografia Soggetto donna, composta selezionando le notizie pubblicate dalla Bibliografia Nazionale Italiana negli anni 1975/1984, pubblicata nel n.14, numero monografico, della rivista MEMORIA edita da Rosemberg & Sellier. Il lavoro è coordinato da Uma Baldacci

1987

A Siena si tiene il Convegno nazionale Le donne al Centro: politica e cultura delle donne negli anni '80, curato dall'Associazione Mara Meoni e organizzato come Coordinamento nazionale dei centri; gli atti sono pubblicati dalle edizioni Utopia; nei lavori preparatori dell'incontro si struttura il Coordinamento dei Centri di documentazione e studi delle donne in Italia (poi Lilith).

1988

Il Centro di documentazione ricerca e iniziativa delle donne di Bologna produce la pubblicazione di Parolechiave e del Catalogo donna: catalogo collettivo delle monografie sulla condizione femminile possedute dalle biblioteche bolognesi del Sistema Bibliotecario Decentrato Urbano.

1990

Con il sostegno istituzionale dell'Ufficio Informazione Donne della Commissione delle Comunità Europee, il Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia promuove il Convegno internazionale Perleparole, pubblicato dalle edizioni Utopia nel 1989, al fine di avviare una riflessione sistematica sulle implicazioni teorico-politiche di criteri informativi che muovono dalla necessità di "comunicare la differenza sessuale e dunque una prospettiva di genere e con l'obiettivo di costituire una rete stabile di collegamento fra i Centri delle donne, a livello nazionale e internazionale".

1991

10 Centri promotori della Rete Lilith sottoscrivono a Roma un accordo di cooperazione e scambio anche informatico e avviano l'uso comune delle nuove tecnologie con un prototipo di base dati collettiva che viene distribuita su dischetti; si utilizza il software libero dell'UNESCO CDS-ISIS/p>

1993

Esce il primo volume Testi sulle donne nelle biblioteche milanesi, a cura del Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia. Che edita anche la prima edizione di Linguaggiodonna: thesaurus, a cura di Beatrice Perucci e Adriana Perrotta Rabissi

1993

Nasce formalmente l'Associazione nazionale denominata: Rete Informativa Lilith, con sede legale a Firenze. La presidenza viene affidata a Luciana Tufani, responsabile del Centro di documentazione di Ferrara, animatrice della rivista Leggere Donna, e attualmente titolare della omonima casa editrice. Dal 1995 l'associazione ha come presidente Annalisa Diaz, responsabile del Centro di documentazione La Tarantola di Cagliari e, in occasione della modifica di Statuto prevista dalla Legge Visco per le associazioni non profit, ha trasferito la sede legale a Cagliari. Dal 2003 la sede è a Bologna presso l'Associazione Orlando e Anna Maria Tagliavini è stata presidente fino al 2018.

1993

Con l'obiettivo di partecipare a programmi di formazione comunitari e internazionali, la Rete ha realizzato, tra il '93 e il '95, un progetto finanziato nell'ambito del Programma della Comunità Europea NOW (New Opportunities for Women) e presso centri di sei Regioni italiane si sono tenuti corsi di formazione per documentaliste, dove l'attenzione al genere, nel trattamento della documentazione, è stato sviluppato soprattutto attraverso l'analisi dei linguaggi documentari. Tutte le donne formate hanno trovato occupazione rapidamente.

1994

Il Centro di Documentazione Studi sul Femminismo di Roma organizza la tavola rotonda Fondi documentari delle donne a Roma, a cui fa seguito il Censimento delle fonti documentarie organizzato dal Gruppo di ricerca della Rete sulla Memoria delle donne.

1995

Dal '95 la Rete Lilith promuove momenti di addestramento all'uso oltre che dell'informatica anche della telematica, in particolare: presso la Sala da thè dell'Associazione Orlando di Bologna sono stati organizzati gli usuali mini corsi sulle nuove edizioni degli applicativi ISIS, e anche corsi di alfanetizzazione per la navigazione e ricerca in internet, uso della posta elettronica, creazione di pagine html/p>

1996

Esce il volume Reti della memoria: censimento di fonti per la storia delle donne in Italia, a cura di Oriana Cartaregia e Paola De Ferrari, pubblicato a Genova nel 1996 in collaborazione col Coordinamento donne lavoro cultura di Genova

Esce il Catalogo delle riviste, a cura di Gabriella Fabbri, Luciana Tufani e Annalisa Diaz, pubblicato a Cagliari. E' il catalogo collettivo, con le reperibilità e le consistenze, interrogabile nella base dati EFFE

La Rete Lilith inaugura il suo Sito web sul ServerDonne di Bologna e la Lista di discussione

La Rete partecipa alla Fiera del libro di Torino, nello stand comune con Leggere Donna e Edizioni Luciana Tufani

1997

Il Centro documentazione FILI della Cooperativa delle donne di Firenze, promuove il progetto Cooperazione telematica e interattività finanziato dalla Regione Toscana, che prevede la collaborazione di Lilith con incontri: su siti internet, liste di discussione, linguaggi e forme delle fonti documentarie che cambiano.

La Rete ha partecipato con le sue esperte al Corso di formazione promosso dal Centro di documentazione La Tarantola di Cagliari in collaborazione con l'organizzazione non governativa di donne AIDOS di Roma, finalizzato alla costruzione di centri di documentazione e di una Rete di donne in paesi arabi come Egitto, Giordania, Libano e Palestina.

1998

Presentazione del nuovo archivio automatizzato Lilarca, prodotto dal Gruppo di ricerca Reti della memoria, che ha curato dal '98 anche Corsi di archivistica. Alcuni dei materiali sono in Il piacere dell'archivio

2000

La Rete di donne Toscana promuove un corso professionale per operatrici di sistemi informativi e utilizza competenze e strumenti messi a punto da esperte della Rete, come ad esempio la sperimentazione di moduli di Formazione A Distanza con forum, bacheche, contenuti sia generali di biblioteconomia e scienze dell'informazione, che su un prototipo sull'archivistrica Il piacere dell'archivio. Con ospitalità nel ServerDonne

2002

La Rete Lilith è partner del progetto comunitario ABSIDE

2005

Nasce il blog collettivo Lilithblog coordinato da Paola De Ferrari. Blogger appassionata ne apre nel 2007 uno su archivi e femminismo Archivagando

2008

Nell'autunno a Bevagna si gira il film documentario Lilliwood, prodotto e coordinato da Stefania De Biase con la regia di Fiamma Spinelli. Partecipano alcune donne, tra cui Elisabetta Cerroni, che ha dato un grosso impulso al lavoro e che è morta nel 2013. Ciao Elisabetta.

Obiettivi dell'associazione

  • raccogliere e diffondere la documentazione e l'informazione su la memoria, la politica e la ricerca delle donne; in particolare documentare il pensiero femminile e la produzione del femminismo italiano
  • formare una banca dati nazionale per la catalogazione sistematica della vasta produzione scritta, edita ed inedita delle donne
  • favorire e regolare gli scambi di informazioni e di strumenti tra i Centri soci
  • individuare collegamenti con altri Centri italiani ed europei allo scopo di rendere possibile lo scambio di informazioni strutturate ed omogenee su tematiche di interesse comune
  • sviluppare la cooperazione e lo scambio a livello nazionale e internazionale
  • promuovere la ricerca e la formazione sui linguaggi e le metodologie di trattamento dei documenti
Gli archivi inseriti nella base-dati sono distinti per tipologie di materiale o per omogeneità di contenuto

Strumenti per consultazione, catalogazione derivata e ordinaria, lavoro in comune

BASI DI DATI

Il materiale documentario - monografie, periodici, dattiloscritti, foto, video e materiale archivistico - è trattato secondo le normative nazionali e internazionali, per consentire l'interscambio con altre agenzie. I record possono contenere allegati con testo completo. Descrizione formale: strutturata secondo norme standard internazionali (ISBD, ISAD, etc), con accessi per ogni tipo di responsabilità Descrizione semantica: attuata attraverso descrittori, parole chiave, identificatori, abstract. Sono previste molteplici tipologie documentarie.

Base dati lilith
Gli attuali 33.000 records circa costituiscono una parte del materiale informativo posseduto dai Nodi della rete. In ogni record sono indicata i luoghi di reperibilità del documento. Oltre alle monografie, sono descritte relazioni a seminari e incontri, pubblicazioni a circolazione limitata, articoli completi di abstract tratti da varie riviste. Importante segnalare che la base dati contiene lo spoglio completo di: DWF, Duoda, Memoria, Rosa; Via Dogana, quasi completi quelli di Reti e Istar; avviati altri, come Effe, Differenze, etc. Oltre la metà dei record contiene l'abstract del testo. E' interrogabile sul Serverdonna dal 1996. [nota: il sito web di DWF ha un'area archivio dove continuato a segnalare i vari fascicoli e il vecchio spoglio] Ultimo aggiornamento: marzo 2002

Base dati lilarca
Descrizione del materiale archivistico relativo a singole donne o ad associazioni ed enti, del secondo '900, posseduto dai Nodi della rete e introvabile altrove con repertorio di fondi documentari-archivistici posseduti. Recente realizzazione, molto complessa e articolata, contiene circa 670 record Aggiornamento: maggio 2002

Base dati effe
Catalogo collettivo delle riviste femministe italiane ed estere possedute dai Centri associati alla Rete, con circa 500 records. Di ogni testata sono indicate le consistenze e i Centri dove possibile la consultazione. E' disponibile il catalogo a stampa del 1996.
[nota: tra le fonti disponibili, il progetto di biblioteca digitale della Biblioteca delle donne di Bologna con la Collezione delle riviste]
Ultimo aggiornamento: 1998

Base dati ld
L'archivio, prodotto dal Centro Documentazione Donna di Ferrara, contiene circa 4.000 records relativi allo spoglio, dal 1980 al 1996, della rivista Leggere Donna, bimestrale di recensioni di libri e riviste relativi alle donne, interviste, bibliografie, arte, cinema. [nota: prosegue ed è consultabile con aggiornamenti nel catalogo del Consorzio Ferrara Documentazione Sociale]

Base dati sofia
Catalogo della letteratura per bambine e ragazze di ieri e di oggi posseduto dalla Biblioteca del Centro di Documentazione delle Donne di Bologna. Il fondo è composto da monografie derivanti da acquisti e donazioni (Muscatello, Molfino, Ente Fiera di Bologna).

Base dati thes
Contiene i termini del Vocabolario controllato Linguaggiodonna, utilizzato per l'indicizzazione dei documenti, messo a punto inizialmente (1988) come thesaurus dal Centro Studi Storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (oggi: Fondazione Badaracco) di Milano e ampliato nel lavoro della Rete.
[nota: col progetto Abside sono stati sviluppati anche due microtesauri: su Violenza sessuale e su Tempi&Spazi di vita]

SOFTWARE

Tutti gli applicativi per la catalogazione Lilith sono sviluppati in CDS/ISIS per DOS o WinISIS per Windows, software di information retrieval prodotto e distribuito gratuitamente dall'UNESCO.
La consultabilità è su CD-ROM e su internet, con l'ospitalità del ServerDonne di Bologna con la quale la rete ha una convenzione.
L'interfaccia per web è stato recentemente rinnovato ed è ora nella versione EasyWeb per Lilith e Lilarca.

PRODUZIONI

Le basi dati e i vari strumenti di ausilio alla catalogazione e indicizzazione dal 1998 sono distribuite su cd-rom, con aggiornamenti frequenti oltre ad essere disponibili su web dal 1996.

Cd-rom
Il CD-ROM per centri associati prevede: Applicativi e Guida all'applicativo Lilith 5a ed. ; Guida all'applicativo Lilarca 1a ed.; Nomi di Enti: bozza per una lista controllata; Vocabolario controllato di termini LinguaggioDonna.
Il secondo CD-ROM per enti abbonati e associati contiene oltre alle basi dati, una parte ricca e di agile consultazione con pagine che illustrano metodi, finalità e lavoro di ricerca della Rete Lilith e dei molti centri associati, in particolare per gli aspetti legati all'informazione e documentazione bibliografica. La casa editrice Tufani è inserita con tutto il suo catalogo illustrato dalle copertine dei libri, etc. Inoltre vi si trova il dimostrativo del nuovo archivio Lilarca, applicativo per materiale archivistico.

Pubblicazioni a stampa
Possono ancora essere richiesti alla segreteria della Rete, sia il Catalogo delle riviste, sia Reti della Memoria entrambi del '96

FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO

La Rete Lilith cura annualmente giornate di aggiornamento per tutte le associate sul software utilizzato e sugli strumenti per il trattamento dell'informazione che via via vengono messi a punto; utilizza la lista di discussione telematica e altri strumenti per la discussione e soluzione di problemi tecnici. Organizza occasioni di formazione, collegate alle aree di ricerca in corso su richiesta dei singoli centri.

GRUPPI DI RICERCA

ricerca sui linguaggi documentari
Il linguaggio è una delle aree di ricerca principali della Rete, che ha adottato e sviluppato nel lavoro comune il thesaurus Linguaggiodonna, prodotto nell '88 dal Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (oggi Fondazione Badaracco, Milano). La Rete ha partecipato a ricerche sui linguaggi documentari con donne di vari paesi europei come il Centre de recerca de dones di Barcellona e attualmente è in corso una ipotesi di collaborazione con IIAV di Amsterdam e Orlando di Bologna e la Rete Lilith sul thesaurus pubblicato in lingua inglese dal centro di Amsterdam. E' un'area costitutiva nella collaborazione al progetto comunitario ABSIDE con cui di sviluppano due microthesauri: uno su Violenza sessuale, l'altro su Tempi e spazi di vita.

ricerca sulle reti della memoria
Il gruppo, a partire dal Coordinamento donne lavoro cultura, ha avviato una ricerca sulle fonti documentarie per una storia delle donne e sulle metodologie per il loro trattamento archivistico, con attenzione particolare ai fondi personali. La prima fase della ricerca è stata pubblicata nel '96. Nel '97 è stato realizzato l'archivio automatizzato Lilarca per il trattamento del materiale archivistico, con Guida all'uso; è avviato un rapporto con l'Università di Genova e una parte del lavoro di ricerca è stato oggetto di una tesi di laurea. (referente: Paola De Ferrari, Genova)

cooperazione telematica e interattività
Il gruppo avviato nel '97 a partire dal Centro documentazione FILI della Cooperativa delle donne di Firenze è interessato all'utilizzo delle nuove tecnologie che aprono nuove modalità comunicative. Ha coinvolto in iniziative diverse molti centri della rete Lilith e ha avviato processi come ad esempio: a) la costruzione di un sito tematico non solo di donne nella rete civica del Comune di Prato con anche la cura di un fondo documenatrio sull'area Tempi&Spazi presso la Biblioteca Lazzerini a Prato; b) lo sviluppo di una Rete di donne in Toscana (territoriale); c) Corsi di alfabetizzazione telematica per donne, a Prato in particolare (referente: Eugenia Galateri, Firenze)

attività e produzioni di singoli Nodi della rete
I singoli Centri associati sviluppano numerosi interventi che riguardano la divulgazione e il trattamento dell'informazione, la formazione professionale per il trattamento delle informazioni con sguardo attento al genere; la pubblicazione di repertori, guide, come la ricerca sui Luoghi delle donne in Italia, a cura del Centro documentazione delle donne di Bologna sul ServerDonne, dove si trova anche uno strutturato Elenco di link.

Annalisa Diaz, marzo 2001
[con note di aggiornamento marzo 2016]


 

 

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